17/01 – Ciaspolata in Val d’Ayas

Descrizione:

Egisto, il nostro accompagnatore, ci dice che finalmente in val d’Ayas c’è neve e quindi possiamo organizzare una ciaspolata.
Domenica 17 gennaio siamo in otto che non vediamo l’ ora di pestare un po’ di neve.
Le nostre aspettative non vengono deluse, passiamo una magnifica giornata con tempo bello e temperature rigide.
C’è chi è arrivato in cima al Facciabella e chi si è fermato al colle.
Una particolare citazione la merita Silvana che, alla sua prima ciaspolata, non ha dato segni di cedimenti arrivando fine al colle (solo perchè Egisto l’ha frenata).
Nel ritorno sosta d’ obbligo alla Cappelletta dove abbiamo scoperto che l’acqua negli zaini era diventata ghiaccio. Questo fatto ci ha dato l’alibi di fermarci poi al caldo del bar per una bevanda calda.

(testo di Luigi Marchese)

Domenica 17 gennaio un gruppo di ciaspolatori del Cai di San Salvatore ha sfidato il forte vento di tramontana affrontando i circa 800 mt di dislivello che dalla frazione Mandriou nei pressi di Antagnod portano alla cima Facciabella, 2.628 mt esattamente di fronte alla Testa Grigia.
La giornata inzia sotto una leggera nevicata, -8 gradi e vento teso da nord, che ha il pregio d spazzare le nuvole anche se il Rosa non si mostrera’ nemmeno per un momento.
La bella salita, mai difficoltosa, attraversa per un breve tratto le piste di discesa di Antagnod, per poi piegare a destra verso il colle Valscoccia (2.570 mt).
Ben prima del colle la cappelletta che porta lo stesso nome, a 2.251 mt di quota, dove ci fermeremo al ritorno per uno spuntino.
Saliamo al colle tracciando il sentiero, tra poche tracce di scialpinisti, raggiungendolo in poco piu’ di due ore; poche balze un po’ esposte e si arriva in cima, senza poter godere un panorama a 360 gradi per le nuvole ma comunque con una fantastica vista dalla Testa Grigia fino allo Zerbion.
Basta togliere un attimo i guanti per capire che siamo ben sotto i -10 e il vento porta la sensazione molto oltre.
Non c’e’ piu’ di mezzo metro di neve, ovviamente con accumuli notevoli sottovento. Al ritorno le nostre tracce sono del tutto sparite ed termometro dell’auto segna ancora -8. Gita davvero bella, grazie Egisto!

(testo di Marco Davite) 

Foto

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